La direzione di taglio di ogni blocco incide fortemente sull’aspetto esteriore della pietra, riuscendo ad ottenere profotti completamente diversi partendo dallo stesso blocco.
Se osserviamo un blocco di pietra, sarà facile notare le stratificazioni, date dal sovrapporsi di strati geologici nel corso dei secoli.
Se, all’atto del taglio, le lame seguono le stratificazioni, il blocco sarà tagliato in falda: il materiale mostrerà una più marcata stonalizzazione tra una lastra e l’altra, per leggere differenze di una stratificazione dall’altra, e possibilmente qualche fioritura o nuvolatura.
Se invece le lame tagliano perpendicolarmente alle stratificazioni, il materiale si dice controfalda: i pezzi saranno più uniformi tra loro, con una lieve gradazione di colore all’interno del singolo pezzo, e mostreranno delle striature anche marcate (si “legge” la stratificazione).
FOTO ESEMPIO CONTROFALDA
La posa dei pavimenti in pietra naturale è molto importante per valorizzare l’ambiente circostante e il pavimento stesso .
La ditta Musicco accompagna i suoi clienti nella scelta del pavimento o rivestimento in pietra passo dopo passo fino alla scelta del taglio e relativa posa .
Un pavimento può essere tagliato in “opus romano” o “a correre” .
OPUS ROMANO : la mattonella presenta diversi formati ( 60×40 20×20 40×20 20×20 )
A CORRERE : la mattonella avrà sempre la stessa larghezza ma differenti lunghezze .
Sempre a vostra disposizione per ulteriori informazioni.
(IN BASSO A DESTRA ESEMPIO OPUS ROMANO)
Il taglio classico del biancone estratto accuratamente dalle nostre cave è in falda, cioè tagliato parallelo alle linee di stratificazione geologica taglio che rende visibile cosi tutte le sfumature che compongono il biancone stesso. Per valorizzare il materiale è consigliato posare l’intero range dei colori che il blocco possiede.
L’efficienza termica ed energetica rappresentano un punto focale nella progettazione di case (nuove costruzioni o ristrutturazioni) oggigiorno. Se un efficiente isolamento è uno dei punti cardine per raggiungere un’alta classe di efficienza energetica, di certo altrettanto importante (se non di più, per quanto riguarda l’esperienza giornaliera degli abitanti) è lo studio di un adeguato impianto di riscaldamento.
Il riscaldamento a pavimento sembra essere oggi la soluzione ideale per una casa moderna. Ogni tipo di materiale però si adatta diversamente a questa soluzione tecnologica.
Se vogliamo evitare di discutere di resine e altri materiali sintetici (che sono magari meno termicamente isolanti, ma se non di primissima scelta rischiano di rilasciare vapori e odori con l’impianto in funzione), la scelta si restringe ai due materiali naturali per eccellenza: pietra naturale e parquet di legno.
Si noti che il legno è uno dei migliori isolanti termici. Di fatto è la cosa peggiore da posizionare al di sopra di un massetto radiante quale il riscaldamento a pavimento è: riscalderemmo il massetto, per poi andarne a soffocare la capacità radiante. Certo, tutto è fattibile, ma un’eventuale pavimentazione in legno deve essere preventivamente dichiarata al progettista dell’impianto. In definitiva, con il pavimento in legno l’impianto viene maggiorato in considerazione della % di calore schermata dal pavimento stesso.
Una volta entrato in funzione il riscaldamento, inoltre, dovremo mantenere una temperatura e una umidità più o meno costante, e sarà opportuno coprire il pavimento con trattamenti o tappeti per evitarne la fessurazione.
La pietra naturale soffre meno di questi problemi. Il Biancone Musicco, grazie ad una bassa resistenza termica, permette un riscaldamento radiante perfetto, anche in caso di variazione di temperatura più ingente. Inoltre non soffrirà di fessurazione o rotture, con l’unico accorgimento di prevedere dei giunti di espansione termica (calcolati da chi vi progetterà l’impianto) di tanto in tanto.
Un’accurata tesi di laurea eseguita nel 2005 presso l’Università Tecnica di Vienna, la Technische Universität Wien, dimostra chiaramente che costruire con la Pietra Naturale è sempre più conveniente, tanto più dura l’edificio.
Per quanto più tempo l’edificio rimane in vita, più evidenti e palesi sono i vantaggi nell’utilizzo della Pietra Naturale per il rivestimento delle facciate e la creazione di pavimentazioni, questo, in sintesi, è il fulcro del lavoro di ricerca svolto.
Partendo da una presunta durata di impiego di 60 e 100 anni, sono state confrontate quattro differenti tipologie di rivestimenti di facciata:
in Pietra Naturale, intonaco, vetro, alluminio.
Al contempo sono state paragonate quattro tipologie di pavimentazioni per interni:
in Pietra Naturale, piastrelle di ceramica, legno, rivestimento tessile, nonché tre tipologie di pavimentazioni per esterni: in Pietra Naturale, calcestruzzo, asfalto.
Oltre ai criteri di sostenibilità ambientale e funzionalità, l’indagine tiene conto di tutti i costi di acquisto, di posa in opera e di mantenimento; il confronto degli aspetti ecologico ambientali ed economici dei materiali edili e delle relative tecnologie di posa in opera è avvenuto valutandone il cosiddetto LCA (Life cycle assesment) ovvero il ciclo di vita completo, dalla estrazione delle materie prime, fino all’impiego nella costruzione e il successivo smaltimento e recupero.
Il risultato per tutte le committenze è il medesimo:
edifici le cui facciate vengono rivestite con l’impiego di Pietra Naturale non solo sono di maggior rappresentanza e prestigio ma anche più economici ed ecologici rispetto a quelli realizzati con rivestimenti in alluminio o in vetro.
Il fabbisogno energetico per la produzione del prodotto impiegato, nonché per il riscaldamento e il condizionamento degli ambienti così realizzati, è notevolmente inferiore rispetto a quello necessario per analoghe costruzioni con facciate in alluminio o in vetro.
Tenendo inoltre conto della continua crescita dei costi dell’energia, la Pietra Naturale garantisce sempre più all’investitore un maggiore guadagno.
Da questo metodo di analisi pervengono conclusioni analoghe anche per gli altri due tipi di applicazioni:
le pavimentazioni in Pietra Naturale sono più convenienti di quelle realizzate con parquet di legno o moquette di tessuto.
Le pavimentazioni per esterni in Pietra Naturale ottengono un risultato nettamente migliore sia rispetto alle pavimentazioni in calcestruzzo che a quelle in asfalto.
Considerando una durata di vita ipotizzata pari a 100 anni la Pietra Naturale ottiene risultati ancora migliori, sia per le applicazioni di rivestimento facciata, sia per le pavimentazioni interne ed esterne .
riferimenti:
Technische Universität Wien
Institut f. Architekturwissenschaften, Abteilung Bauphysik und Bauökologie
Titolo: “Ökologische Langzeitbetrachtung von Fassaden- und Bodenkonstruktionen”
Autore: G. Moser
Relatore: A. Mahdavi
Anno: 2005
E’ un tipo di Serpeggiante tagliato a falda con fondo beige scuro, superficie nuvolata di eleganza unica (tipo radica di legno).E’ composto di calcare pelmicritico con lamine algali e lamine a pellet, intraclasti e bioclasti ad andamento regolare.E’ particolarmente adatto per pavimenti, rivestimenti, scale ed elementi di arredo e design di interni.é possibile realizzare pavimenti in pietra con effetti unici dal design originale e irripetibile esaltandoli con le varie finiture della lavorazione di ultima generazione come la lappatura che mette in risalto in modo armonico le venature del pavimento.